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Visualizzazione dei post da luglio, 2020

TRASMISSIONE AEREA: ANCORA UN GROSSO ERRORE DALL'OMS

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Le politiche di contenimento delle infezioni da SARS-CoV2 da parte delle maggiori organizzazioni governative, prima di tutte l'OMS, si basano sull'assunzione che le principali vie di propagazione del virus siano le goccioline ( droplets ) emesse con colpi di tosse e starnuti e le superfici da queste contaminate. Per questo, la distanza di un metro viene considerata sicura e le pratiche preventive danno grande importanza all'igiene delle mani. Sicuramente queste vie di trasmissione sono importanti e le relative precauzioni sono sensate. Tuttavia è oramai chiaro, oltre ogni ragionevole dubbio, che la trasmissione aerea è l'unica possibilità per spiegare un gran numero di contagi, soprattutto quelli che si sono verificati in grossi cluster. Una lettera aperta di 239 scienziati di fama mondiale lo afferma con decisione. Le idee dell'OMS sono basate su modelli di trasmissione delle malattie respiratorie antiquati, che non tengono nella dovuta considerazione la possibili

LA VARIANTE PIU' INFETTIVA

L'analisi delle sequenze di SARS-CoV2 ha evidenziato diverse varianti, producendo molte speculazioni sul loro possibile significato. Uno studio appena accettato sulla prestigiosa rivista Cell dimostra che almeno una di esse ha influenzato in maniera importante la storia naturale del virus. Si tratta della sostituzione 614G, all'interno della spike protein. I ceppi che portano questa mutazione sono più efficienti di quelli che contengono la variante inizialmente identificata a Wuhan (614D), tanto da averli rimpiazzati nella maggior parte dei contesti epidemici. In questo momento, il ceppo più diffuso al mondo contiene la variante 614G e altre tre sostituzioni. E' stato isolato per la prima volta in Italia, il 20 febbraio. Anche in questo studio non si sono trovate evidenze che i virus più recenti siano meno pericolosi dei primi ceppi: la variante 614G è da tre a sei volte più infettiva della 614D, ma ugualmente patogena.