Introduzione
La pandemia provocata dalla diffusione del nuovo virus SARS-CoV-2, responsabile della sindrome respiratoria definita COVID-19 è stata interpretata in vari modi: castigo divino, reazione della natura alla prepotenza umana, risultato doloso o colposo di pericolosi esperimenti condotti in laboratori segreti.
Per l'occhio della scienza, non è niente di tutto questo. I virus sono antichi come le nostre cellule, e sono sottoposti alla fondamentale legge dell'evoluzione biologica. Un virus non è nient'altro che un insieme di informazioni genetiche egoiste, scritte in una o più molecole di acido nucleico, espresse in forma di proteine e altre molecole biologiche. Un virus non ha altra morale che la sua efficienza di replicazione e di trasmissione da un individuo ad un altro.
Questo nuovo virus non è nato dal nulla, ma deriva da altri virus, che costantemente circolano tra diverse specie animali, e costantemente si modificano mediante l'accumulo di variazioni casuali e la selezione naturale delle varianti egoisticamente più efficaci.
I guai provocati dal virus dipendono dalla sua interazione con le nostre cellule e con i nostri meccanismi di difesa. Questo virus uccide, anche se non ha la letalità di quello della SARS. Questo virus poteva non essere pandemico, ma lo è diventato. Avremmo già potuto avere armi efficaci per combattere questo nuovo virus, ma non le abbiamo, e dobbiamo costruirle.
Questo virus è un terribile shock per le nostre sicurezze, il nostro modo di vivere e la nostra economia. Stiamo combattendo una guerra che molti avevano previsto, ma alla quale non ci eravamo preparati. E' una guerra globale, di un tipo che credevamo cancellato dalla storia. Ci ricorda che chi dimentica la propria storia è destinato a riviverla.
Alla fine vinceremo, questo non è in discussione. Le conseguenze che dovremo pagare non sono però scontate, e non dipenderanno dal virus.
Dipenderanno da quanto saremo stati umili ad apprendere dai nostri errori, e da quelli degli altri. Da quanto saremo stati intelligenti nello stabilire le nostre priorità. Da quanto saremo stati rapidi e disciplinati ad applicare provvedimenti scomodi. Da quanto saremo stati uniti, dalla consapevolezza di abitare su una piccola nave chiamata Terra. Da quanto ci renderemo conto che non ci sono formule o pallottole magiche per combattere questo incubo, ma solo azioni concrete che si chiamano diagnosi, quarantena, farmaci, vaccini, comprensione e adattamento.
Per l'occhio della scienza, non è niente di tutto questo. I virus sono antichi come le nostre cellule, e sono sottoposti alla fondamentale legge dell'evoluzione biologica. Un virus non è nient'altro che un insieme di informazioni genetiche egoiste, scritte in una o più molecole di acido nucleico, espresse in forma di proteine e altre molecole biologiche. Un virus non ha altra morale che la sua efficienza di replicazione e di trasmissione da un individuo ad un altro.
Questo nuovo virus non è nato dal nulla, ma deriva da altri virus, che costantemente circolano tra diverse specie animali, e costantemente si modificano mediante l'accumulo di variazioni casuali e la selezione naturale delle varianti egoisticamente più efficaci.
I guai provocati dal virus dipendono dalla sua interazione con le nostre cellule e con i nostri meccanismi di difesa. Questo virus uccide, anche se non ha la letalità di quello della SARS. Questo virus poteva non essere pandemico, ma lo è diventato. Avremmo già potuto avere armi efficaci per combattere questo nuovo virus, ma non le abbiamo, e dobbiamo costruirle.
Questo virus è un terribile shock per le nostre sicurezze, il nostro modo di vivere e la nostra economia. Stiamo combattendo una guerra che molti avevano previsto, ma alla quale non ci eravamo preparati. E' una guerra globale, di un tipo che credevamo cancellato dalla storia. Ci ricorda che chi dimentica la propria storia è destinato a riviverla.
Alla fine vinceremo, questo non è in discussione. Le conseguenze che dovremo pagare non sono però scontate, e non dipenderanno dal virus.
Dipenderanno da quanto saremo stati umili ad apprendere dai nostri errori, e da quelli degli altri. Da quanto saremo stati intelligenti nello stabilire le nostre priorità. Da quanto saremo stati rapidi e disciplinati ad applicare provvedimenti scomodi. Da quanto saremo stati uniti, dalla consapevolezza di abitare su una piccola nave chiamata Terra. Da quanto ci renderemo conto che non ci sono formule o pallottole magiche per combattere questo incubo, ma solo azioni concrete che si chiamano diagnosi, quarantena, farmaci, vaccini, comprensione e adattamento.