Post

Visualizzazione dei post da giugno, 2020

HO INSTALLATO IMMUNI

Confesso di essere stato fortemente in dubbio sull'opportunità di installare l'APP sviluppata da Bending Spoons su impulso del Governo, ma alla fine mi sono deciso.  Chi ha seguito i miei post in questi mesi, sa che non sono mai stato particolarmente tenero con le politiche ufficiali, sia nazionali che regionali. Sono arrivato alla decisione in maniera ponderata, dopo aver cercato di capire bene come funzionano l'APP e il protocollo, ascoltando il parere di veri esperti. A tale riguardo, ho trovato particolarmente illuminante l'ultimo video di Matteo Flora , che ha risolto i miei dubbi sui rischi di violazione della privacy. Mi ha anche convinto che l'applicazione è ottima dal punto di vista informatico e consete all'utente di avere totale controllo sui propri dati di esposizione, e sull'uso che preferisce farne. Per chi volesse capire ancora meglio come funziona il protocollo, consiglio un altro ottimo video, di Salvatore Sanfilippo .

IL DESAMETASONE E LA SCOPERTA DELL'ACQUA CALDA

Il fatto che un trial clinico randomizzato abbia dimostrato che il desametasone sia efficace nei casi più gravi di COVID-19 è un'ottima notizia. Il clamore mediatico però appare francamente ingiustificato.  Che il farmaco sia efficace nei casi severi di sindrome da distress respiratorio è noto da anni, ed è stato già provato nel caso della SARS. Infatti, i protocolli dei reparti di terapia intensiva hanno incluso gli anti-infiammatori steroidei fin dall'inizio dell'emergenza. Oramai è assodato nella pratica clinica che gli steroidi non vanno somministrati precocemente, perchè il loro effetto immunosoprressore facilita la diffusione del virus, ma sono molto utili nei casi gravi in fase tardiva. Personalmente, circa due mesi or sono, ho assistito a una conferenza tra medici italiani e cinesi, in cui i cinesi sostenevano questa tesi sulla base della loro precoce esperienza, e gli italiani erano totalmente d'accordo.  Naturalmente i trial clinici sono essenz

LA CORSA PER IL VACCINO: MERAVIGLIE BIOTECNOLOGICHE

Immagine
A poco più di sette mesi dallo scoppio della pandemia, abbiamo oramai capito che il virus può essere arginato, ma a costo di gravi sacrifici sociali ed economici. La ripresa di una vita ’normale’ passa necessariamente per lo sviluppo di un vaccino, che rappresenta in questo momento l’obiettivo prioritario della ricerca. La corsa per ottenere uno o più vaccini efficaci è uno sforzo ciclopico, quale mai si era visto in precedenza. Sul sito dell’OMS sono stati registrati almeno136 candidati . Di questi, 126 sono ancora in fase preclinica, ma dieci sono già stati iniettati in volontari umani per testarne la sicurezza (fase 1). Ci tengo particolarmente a sottolineare l’aspetto della sicurezza: il vaccino verrà impiegato in decine di milioni di individui e quindi è particolarmente importante che sia non solo ben tollerato, ma anche non associato a effetti collaterali importanti e frequenti. La possibilità più inquietante da escludere è che i vaccinati possano mostrare fenomeni di ‘antib

Ancora dubbi e conferme sull'inutilità della clorochina

Lo studio che avevo riassunto in un precedente post , riguardante i risultati terapeutici e la tossicità dell'idrossiclorochina , aveva indotto l'OMS a sospendere cautelativamente i trial in corso. Nei giorni successivi, l'articolo è stato pesantemente criticato dalla comunità scientifica , inducendo la stessa rivista che lo ha pubblicato (Lancet) ad esprimere una nota di cautela sulla correttezza dei dati su cui si è basato. A seguito di questi dubbi, l'OMS ha ripreso i trial, in attesa di accertamenti indipendenti. Quasi contemporaneamente, il New England Journal of Medicine ha pubblicato i risultati del primo trial clinico randomizzato , riguardante l'efficacia dell'idrossiclorochina nella prevenzione della malattia in soggetti esposti . Questo tipo di studio è unanimemente considerato il più idoneo e rigoroso per valutare l'efficacia di qualsiasi trattamento. I risultati sono nuovamente deludenti: il gruppo sottoposto al farmaco e quello sot

Il virus esiste ancora, anche se si mostra indebolito

I giornali di oggi rilanciano con clamore le dichiarazioni del Prof. Alberto Zangrillo che ha affermato: “Il virus praticamente dal punto di dista clinico non esiste più”. Sulla base dell’esperienza clinica e dei dati dell’analisi dei tamponi, il Prof. Zangrillo ha anche affermato che i pazienti positivi mostrano una carica virale molto più bassa rispetto a un mese fa. Ovviamente, a fronte delle preoccupazioni dei giorni scorsi, tali dichiarazioni hanno suscitato reazioni contrastanti. Tra le altre cose, sembrerebbero suggerire che il virus sia mutato, sviluppando un co-adattamento all’ospite, come abbiamo visto succedere in molte altre epidemie.  Per quanto io non abbia mai frequentato il fronte catastrofista, ritengo che su questi argomenti vada esercitata parecchia cautela , per non rischiare di spingere la popolazione a condotte imprudenti in un periodo molto delicato. Se ci convincessimo che il virus con cui stiamo avendo a che fare in questi giorni sia veramente meno pericol