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Visualizzazione dei post da maggio, 2020

Pessime notizie per l’uso della Clorochina nel trattamento di COVID-19

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La Clorochina e l’Idrossiclorochina sono due farmaci antimalarici che hanno suscitato grandi speranze per il trattamento della sindrome COVID-19 in tutto il mondo. Donald Trump ne ha fatto un cavallo di battaglia, proponendo l’Idrossiclorochina come farmaco miracoloso. Qualche giorno fa ha dichiarato che la sta assumendo a scopo profilattico, nonostante gli avvertimenti dei medici riguardo ai potenziali rischi: “ la sto prendendo da una settimana e mezza e sono ancora qua, sono ancora qua! ’. Le virtù miracolose della clorochina sono state sostenute da diversi esperti, alla testa dei quali troviamo il francese Didier Raoult, che ne è diventato un vero e proprio profeta. Raoult ha pubblicato un piccolo studio su 26 pazienti, sulla cui validità la comunità scientifica ha sollevato molti dubbi . Tra questi, il più atroce deriva dall’osservazione ben nota che questi due farmaci possono avere effetti negativi sull’attività elettrica del cuore, con conseguenze potenzialmente mortali . A p

L'anello mancante

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Nel mese di marzo 2019 l’Ufficio delle Dogane e il Dipartimento Forestale della provincia di Guangdong confiscò un carico di 21 pangolini malesiani (Manis javanica), importati clandestinamente in Cina. Il pangolino è una specie protetta, a forte rischio di estinzione, a causa della sua carne pregiata e dei suoi molteplici utilizzi nella medicina tradizionale cinese. Vennero inviati a un centro di recupero per animali selvatici, in pessime condizioni di salute. Tutti mostrarono progressivamente la comparsa dei segni di una malattia respiratoria: respiro corto, dimagrimento, mancanza di appetito e atteggiamento piagnucoloso. Nessuno riuscì a sopravvivere, malgrado gli sforzi del personale veterinario del centro. L’autopsia evidenziò chiari segni di polmonite interstiziale. L’agente infettivo non venne identificato e diversi campioni di tessuto vennero conservati in congelatore. Dopo l’esplosione della pandemia i campioni sono stati rianalizzati, da un gruppo di virologi di Guangzh

Anticorpi neutralizzanti: armi fondamentali per la diagnostica e la terapia di COVID-19

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La reazione del sistema immunitario ai patogeni determina la produzione di diversi tipi di anticorpi, attraverso un complesso sistema di maturazione e selezione. Queste proteine sono fondamentali per guarire dalle infezioni e non riammalarsi, perché possono neutralizzare virus e batteri sia direttamente che mediando l’attivazione delle cellule del sistema immunitario. Nonostante i molti dubbi che ancora rimangono, sembra che nella sindrome COVID-19 il rapporto tra il sistema immunitario e il virus si sviluppi secondo modalità abbastanza ‘standard’. In particolare, i pazienti sintomatici che superano la malattia producono con elevata frequenza alti titoli di anticorpi neutralizzanti, capaci di impedire l’infezione di cellule in cui il virus non è ancora entrato. Gli anticorpi neutralizzanti sono fondamentali sia in chiave diagnostica che terapeutica. Diagnosi: test sierologici migliori Evidenziare la presenza di anticorpi neutralizzanti è estremamente importante, perché la